LA
mia proposta che sarà discussa in consiglio comunale che pone attenzione
fondamentale sulla FAMIGLIA.
Premesso
che:
-
qualsiasi iniziativa che vada nella direzione delle politiche per la famiglia e
della famiglia, per essere veramente tale, deve partire dal concetto
fondamentale che la famiglia è una risorsa vitale per la società e costituisce
il tessuto fondamentale della realtà locale;
-
le innumerevoli funzioni che la famiglia svolge per la società sono infatti in
gran parte fondamentali ed insostituibili, a partire dalla nascita e formazione
della persona, al suo sviluppo armonico e alla sua educazione ai valori civili,
alle funzioni di cura, di accoglienza e di solidarietà;
-
la situazione di sofferenza della famiglia in Italia e nelle nostre realtà
locali è ormai evidente, come risulta dai diversi indicatori statistici e
sociali;
-
risulta quindi necessario intervenire tempestivamente con misure significative
per favorire la nascita e la vita delle famiglie, per evitare che la situazione
di crisi attuale o un suo futuro aggravarsi comportino conseguenze
insostenibili per la persona, per la società, oltre che per i costi sociali che
ne conseguiranno;
Considerato
che:
-
il nostro Comune non può ignorare la necessità e l’opportunità di intervenire
per la promozione e il riconoscimento delle funzioni della famiglia;
-
il costante aumento delle funzioni attribuite all’amministrazione comunale in
un’ottica di decentramento comporta una sempre maggiore area di intervento e
responsabilità;
-
l’ente locale può intervenire nei confronti della famiglia in diversi settori
che direttamente ed indirettamente ne influenzano la vita, come servizi,
tariffe e tasse;
-
a livello locale è possibile praticare la forma della sperimentazione, progettare
interventi innovativi, studiati sulle reali esigenze delle famiglie, con la
possibilità di monitorarli e quindi modificarli e correggerli anche in tempi
brevi;
-
è opportuno riconoscere la necessità di coordinare gli interventi che
localmente si compiono da parte dei diversi enti locali, oltre che dal privato
e dal privato sociale;
-
È fondamentale passare da un’impostazione di tipo assistenziale e di intervento
sulle patologie a una politica di prevenzione e promozione indirizzando
maggiore attenzione alle famiglie deboli e in difficoltà;
-
Occorre tenere presente che l’ente pubblico si deve prendere in carico il
compito propositivo di stimolo e di promozione culturale nei confronti della
famiglia per farle riscoprire il proprio fondamentale ruolo educativo e di
soggetto sociale, e per trasformarla da semplice fruitrice passiva a
protagonista attiva nella vita della nostra città;
-
Occorre coinvolgere e favorire le creazioni delle reti informali di solidarietà
e di servizi delle famiglie all’interno delle periferie, l’attività delle
associazioni e del volontariato, lo sviluppo dei meccanismi di raccordo tra
operatori formali ed informali;
-
è utile monitorare costantemente l’evoluzione della società e delle famiglie e
l’efficacia degli interventi a livello territoriale per riorganizzare
tempestivamente le politiche familiari.
Si
impegna il Sindaco e la Giunta
a:
-
far si che il
nostro Comune operi per la promozione di una cultura della famiglia, con il
fine di sollecitare le stesse a riscoprire il proprio fondamentale ruolo
educativo e sociale e di riproporre ai giovani l’importanza e il valore della
scelta familiare, mediante messaggi e interventi di diverso genere (manifesti,
spot, interventi e concorsi nelle scuole, messaggi di augurio del Sindaco alle nuove famiglie il giorno del
loro matrimonio, progetti specifici, ecc.);
-
costituire una Consulta
Comunale della Famiglia, che deve disporre di supporto organizzativo
adeguato (sale comunali, supporto amministrativo, ecc.), anche al fine di
coinvolgere le famiglie, in particolare nelle forme associate e
auto-organizzative, nei procedimenti amministrativi che le coinvolgono;
-
attuare un
sostegno attivo della maternità in condizioni di disagio, istituendo un fondo
comunale per l’erogazione di un contributo economico in caso di parto alle
donne che non usufruiscono dei trattamenti di maternità;
-
prevedere forme
di sostegno economico per le gravidanze a rischio, rapportato alle maggiori
spese da sostenersi per i ticket sanitari tenendo conto del reddito familiare;
-
rendere
disponibili strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea di
madri in difficoltà, anche mediante convenzioni con forme associative del
settore o famiglie disposte a dare accoglienza;
-
verificare la
possibilità di prevedere agevolazioni in materia di oneri di urbanizzazione e
di costo delle aree per chi costruisce riservando una quota alloggi da
destinare alla locazione o alla futura vendita a favore di giovani coppie;
-
favorire la
predisposizione di abitazioni che tengano conto degli spazi necessari ad una
famiglia “allargata”, che si prende cura dei genitori o parenti anziani;
-
sviluppare le
iniziative a favore della soluzione del problema casa per giovani coppie, come
mutui prima casa;
-
dare anche alcune
semplici indicazioni per gli interventi nel campo dell’urbanistica, dell’arredo
e dell’ambiente, in quanto spesso gli interventi in tale ambito non prendono in
considerazione gli aspetti della vita familiare: le necessità dei bambini, dei
loro genitori, degli anziani e dei disabili, l’eliminazione delle barriere
architettoniche, la cura e l’ampliamento degli spazi di verde pubblico
attrezzato, l’inserimento di panchine, fontanelle, segnaletica e altro arredo
nelle piazze, perchè diventino luogo di socializzazione e di incontro tra le
famiglie e le giovani generazioni.
Andrea Guglielmino
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